George R. R. Martin al momento ha quattro libri nella lista dei dieci volumi tascabili più venduti del New York Times. È l’autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, saga fantasy iniziata nel 1996 (e ancora lontana dalla fine, il prossimo volume A Dance of Dragons uscirà tra pochi giorni) portata negli ultimi mesi a nuova gloria grazie alla serie televisiva Game of Thrones, basata sul primo di questi libri.
Il sito Barnes & Nobles ha chiesto a Martin di scegliere tre libri di fantascienza. E uno di questi è La tuta spaziale (Have Space Suit—Will Travel), di Heinlein.
Persino oggi, vent’anni dopo la sua morte, Heinlein rimane il più importante e influente scrittore di fantascienza fin dai tempi di H. G. Wells. La tuta spaziale non è stato solo il mio primo Heinlein, ma il mio primo romanzo di fantascienza in assoluto e ha avuto un effetto profondo sulla mia vita e sulla mia carriera. A partire da allora, per molti anni Heinlein è rimasto il mio scrittore preferito e La tuta spaziale il mio libro preferito. Penso ancora che sia il migliore della serie di romanzi per ragazzi che Heinlein scrisse per Scribner e potrebbe anche essere il suo romanzo migliore in assoluto… nei giorni pari, almeno (nei giorni dispari do il podio a Il terrore dalla sesta luna). Kip, Peewee, Mamma Cosa, il Mostro, una tuta spaziale caratterizzata così bene da essere quasi un personaggio… morire cercando di fare qualcosa è la cosa umana di cui andare più fieri… un viaggio che ci porta dal negozio di frullati fino alla Nebulosa Magellanica Minore… un libro fantastico a ogni livello.
Gli altri due volumi scelti da Martin sono Destinazione stelle di Alfred Bester e Il signore della luce di Roger Zelazny.